PSICOLOGIA PER MUSICISTI

PERCHE UNO PSICOLOGO PER MUSICISTI?

Non sono tantissime le ricerche sulla salute mentale nel mondo della musica ma qualcuna c’è e queste mostrano che dei professionisti intervistati il 71% ha sperimentato sintomi di ansia e attacchi di panico e il 68% ha sperimentato sintomi depressivi. Queste ricerche suggeriscono quindi che i musicisti potrebbero avere la probabilità di soffrire di depressione 3 volte di più della popolazione normale. In più  il 53% ha provato difficile avere aiuto per questi problemi e 55% ha sentito che c'era un gap nella possibilità di ottenere un aiuto. Quindi questi risultati preliminari suggeriscono che l'industria musicale è un contesto che, quando va male, fa ammalare i propri professionisti o che, quando va bene,  incide sulla loro salute mentale. 

 

LA MUSICA AIUTA, LA CARRIERA MUSICALE NO

Laddove gli artisti trovano conforto e sostegno nella produzione di musica, le condizioni lavorative per costruirsi una carriera musicale sono invece traumatiche. 

Le scarse condizioni di lavoro incidono pesantemente e centrale è la difficoltà di potersi mantenere.

Questa industria incide con alti livelli di ansia e depressione a causa proprio della precarietà del lavoro; dell'impossibilità di pianificare il proprio tempo o il proprio futuro; per la natura libero professionale; per gli orari che non permettono di avere una vita sociale; per il tipo di investimento di tempo e denaro che porta ad un esaurimento; per una paga prossima allo zero; per la concreta percezione che non è ritenuto un "vero" lavoro.

Tutto questo nel caso dei musicisti diventa particolarmente grave dato che si combina con l'enorme passione verso questo mestiere. I musicisti sono profondamente innamorati ed appassionati di quello che fanno. Come in tante altre professioni quando entra in gioco la passione diventa complicato separare il personale dal professionale. Nel fare o scrivere musica si mettono le proprie emozioni, le proprie esperienze, vi si cerca conforto per superare momenti difficili. 

In più l'ambiente musicale è opaco, competitivo, sfocato, caotico e questa passione personale può far rinunciare alle più banali tutele professionali in cambio di ogni più piccola opportunità.

L'impatto devastante sulla salute mentale nasce perchè a questo punto del gioco riuscire come musicista significa mettere in gioco tutto il proprio valore di persona.

 

 

Il lavoro psicologico con un musicista comincia quindi con la presa in carico del progetto artistico e del personaggio musicale a tutto tondo, aiutando la persona dietro il professionista a trovare le risorse su cui puntare per riuscire nei propri obiettivi e contemporaneamente rinforzando quelli che vengono individuati come i punti di debolezza su cui lavorare.

Il musicista verrà quindi sostenuto a 360 gradi a partire dall'identità del proprio progetto artistico, passando per la gestione dell'ansia da performance e del palcoscenico, fino al rapporto con il pubblico, con i produttori e con la gestione dei social network.