La società post-moderna in cui viviamo ha generato questa nuova figura sociale che è una persona contemporaneamente giovane ed adulta; una persona che è chiamata ad una sfida evolutiva che è quella di costruire la propria identità e il proprio ruolo nel mondo.
La fase evolutiva del giovane adulto (indicativamente fra i 20 e i 35 anni) rappresenta un momento molto delicato dello sviluppo individuale, dove molti giovani adulti stazionano a lungo in percorsi di formazione che posticipano l'inserimento lavorativo. è molto frequente, in questo quadro, che le persone, divise tra il tentativo di assolvere ai compiti evolutivi da affrontare e le difficoltà oggettive della società attuale, vivano una situazione personale insoddisfacente: impossibilità di raggiungere una vera indipendenza economica, mancanza di opportunità lavorative, impossibilità di raggiungere una indipendenza dai propri genitori, difficoltà a costruire una vita di coppia, difficoltà ad accedere alla procreazione o alla genitorialità, ecc ecc.
Possono insorgere malesseri che sono segnali di conflitti riconducibili allo stallo evolutivo che il giovane adulto sta vivendo. Un segnale dell'impossibilità a vivere con serenità i cambiamenti legati a questa fase di vita e ad esprimere pienamente le proprie potenzialità di adulto.
Il lavoro terapeutico con i giovani adulti è, quindi, mirato alla costruzione dell’identità, accompagnando la persona nel faticoso percorso che conduce al mettere al mondo sé stessi.